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Ciclo estrale gatta |
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La gatta e' una specie poliestrale stagionale, ovvero mostra cicli monofasici che si susseguono in maniera regolare durante la stagione riproduttiva, ed osserva una fase di quiescenza, l' anestro stagionale, nei rimanenti mesi dell'anno.
Alle nostre latitudini, benche' alcune gatte possano mostrare ciclicita' tutto l'anno, la stagione riproduttiva va mediamente da gennaio-febbraio a settembre-ottobre, ovvero quando incrementano o sono preponderanti le ore di luce rispetto a quelle di buio. La cattivita' e l'alimentazione sono legati all'allungamento della stagione riproduttiva.
Le fasi del ciclo sono proestro, estro, interestro, diestro ed anestro. L'ovulazione e' provocata dal coito.
1) Proestro: dura mediamente 0,5-2 giorni e coincide con l'accrescimento dei follicoli, indotto dall'incremento dell'ormone follicolo-stimolante (FSH) nelle fasi precedenti e l'aumento in circolo degli estrogeni. La concentrazione ematica di estradiolo 17 beta (E2) e' >15 pg/ml e, in questa fase, la gatta inizia a modificare il suo comportamento, cercando attenzioni e strusciandosi contro persone e mobili, ma ancora non accetta il maschio.
2) Estro: questa fase, di 5-8 giorni in media, e' caratterizzata da alte concentrazioni di estrogeni in circolo (E >20 pg/ml, sino ad oltre 50 pg/ml) e da accentuazione dei comportamenti descritti in proestro, con irrequietezza, miagolii, postura in lordosi con la coda spostata di lato ed accettazione del maschio. I genitali esterni presentano pochi o nessun segno tipico (puo' esservi un leggero arrossamento ed aumento di volume della vulva) e non vi sono perdite vulvari. L'ovulazione e' indotta (anche se puo' talvolta avvenire spontaneamente) e si verifica generalmente 24-48 ore dopo il primo accoppiamento. Le manifestazioni estrali continuano per ulteriori 24-48 ore dopo l'ovulazione.
3) Interestro: segue un calore anovulatorio ed ha una durata di 3-10 giorni. E' caratterizzato da basse concentrazioni di estrogeni e di progesterone, rispettivamente < 15 pg/ml e < 1 ng/ml. In questa fase non vi sono ne' comportamenti ne' segni fisici particolari. Al termine dell'interestro si ha un nuovo proestro.
4) Diestro: questa fase segue un calore ovulatorio quando non e' avvenuta la fecondazione, ad esempio dopo un accoppiamento sterile, un'ovulazione spontanea o un'ovulazione indotta farmacologicamente, ed e' detta anche pseudogravidanza. Questa fase ha una durata variabile di 30-50 giorni ed e' caratterizzata da una concentrazione di progesterone soprabasale (>1 ng/ml) senza le alterazioni comportamentali e lo sviluppo mammario talvolta descritto nella cagna. Se l'accoppiamento e' stato fertile, dopo l'ovulazione ci troveremo invece di fronte ad una gravidanza. II diestro, durante la stagione riproduttiva, e' seguito da un nuovo proestro.
5) Anestro: nella gatta sono presenti sia l'anestro stagionale, nei mesi autunnali e nella prima meta' dell'inverno, che l'anestro da lattazione. Infatti, dopo il primo estro post-partum, generalmente fertile, se non e' nuovamente gravida la gatta tende ad entrare in anestro, talvolta solo comportamentale, sino a 1-3 settimane dopo lo svezzamento dei cuccioli.
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Durante l'estro la gatta accetta il corteggiamento e l'accoppiamento, comportamento legato all'azione degli estrogeni prodotti in questa fase dai follicoli ovarici. II maschio e' attratto sia dal comportamento che dai feromoni urinari della gatta in estro e, dopo un breve corteggiamento, per l' accoppiamento sale sul dorso della femmina afferrandola con la bocca a livello del collo e cingendola con gli arti anteriori sul torace, posizionandosi in modo da raggiungere con il pene la regione vulvare. II pene, che quando a riposo e' diretto caudalmente, durante l'erezione si dirige in avanti in modo da rendere possibile la penetrazione. Questa e' seguita da una serie di movimenti pelvici e l'eiaculazione avviene dopo pochi secondi. Durante la monta la gatta emette grida acute, probabilmente a causa della stimolazione della cervice da parte delle papille cornee presenti sul pene del maschio, che si allontana prontamente.Infatti, dopo la monta, la gatta aggredisce il maschio graffiandolo, si lecca energicamente la vulva e si rotola sul pavimento. L'accoppiamento induce l'aumento degli stimoli neuronali sull'ipotalamo, responsabili della liberazione di GnRH, che a sua volta causa il picco di ormone luteinizzante (LH), secreto dall'ipofisi e' gia' misurabile 15-20 minuti dopo l'accoppiamento. L'ampiezza del picco di LH e' correlato con il momento dell' estro in cui sono avvenuti gli accoppiamenti ed il loro numero e frequenza. A sua volta, la quantita' di LH liberato determinera' anche la percentuale di follicoli che ovuleranno. Anche il tempo che intercorre tra il primo accoppiamento e l'ovulazione e' legato al numero di accoppiamenti ed al momento dell'estro in cui avvengono: questo sara' maggiore nelle gatte che sono appena entrate in fase estrale e minore in quelle che sono gia' al terzo e quarto giorno. L'ovulazione puo' quindi avvenire tra 1 e 2 giorni dopo il picco dell'LH. Talvolta si puo' avere il rilascio spontaneo, senza stimolazione vaginale, di LH, che puo' essere seguito da ovulazione. A seguito dell'ovulazione, sia in presenza che in assenza di gravidanza, si sviluppano i corpi lutei che iniziano a produrre progesterone. |
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